Tai chi open space!

Con l’avvicinarsi della bella stagione, gli specialisti del tai chi chuan possono tornare a praticarlo all’aperto.

L’antica arte marziale cinese, che in Occidente si è diffusa soprattutto come “ginnastica del benessere”, può ottimamente essere esercitata in un prato od in riva al mare, vicino ad un fiume e su di una collina.

Anzi, il fatto di stare immersi nella natura, meglio se lontano dai rumori spesso molesti delle città, non fa altro che dare a questa disciplina la sua piena realizzazione.

Se poi riusciamo a fare tai chi a piedi nudi, ammesso che il suolo su cui ci muoviamo sia “sicuro”, andrà anche meglio. In pieno contatto con il “chi” della terra, vale a dire con l’energia vitale che ci arriva dalla Grande Madre Gea e dall’Universo, il nostro essere sboccia a nuova vita.

Come le piante rilanciano il loro metabolismo in primavera, così similmente possiamo fare noi. Sempre grazie alla grande sensibilità che il tai chi richiede: silenziosi, pienamente in contatto con noi stessi e con quanto ci circonda, ci muoviamo nello spazio al ritmo del respiro.

Rilassati e decontratti, lasciamo che l’osservatore interno si assopisca e diventi tutt’uno con le cose. Senza giudizio, senza interruzioni, senza distinzioni.

Buon tai chi a tutti…