Sport e leggerezza

Lo sport dovrebbe essere vissuto con piacere e relax. Quindi, cerchiamo di relazionarci ad esso con leggerezza. Purtroppo per molti di noi risulta una punizione, mentre per altri diventa una mania.

Alcuni infatti lo praticano solo perché gliel’ha detto il medico, al fine di dimagrire o stare meglio di salute. Ma per questi soggetti diventa una vera tortura e quindi, appena possono, svicolano e smettono. Al contrario altri si invaghiscono in modo così “morboso” della loro disciplina da arrivare a considerare di non poterne fare a meno e di metterla davanti a tutto e tutti.

Lo sport, secondo anche l’antico motto latino “mens sana in corpore sano”, dovrebbe regalare benessere psico-fisico: dovrebbe insomma esprimere un connubio di equilibrio tra mente e soma. Ahimè recenti studi hanno dimostrato che in Italia un terzo delle persone che praticano sport vive il momento dell’attività fisica come un obbligo perentorio. Per alcuni la pratica sportiva è una sorta di braccio di ferro con sé stessi legato all’obiettivo di migliorare il proprio corpo così da forgiarlo (talora) anche secondo rigorosi parametri estetici e prestativi.

Si tratta di persone (che ovviamente non giudichiamo, ma di cui ci limitiamo a rilevare il comportamento “rischioso”) che piegano mente, cuore e muscoli alle loro ambizioni, spesso inseguendo falsi ed utopistici obiettivi mutuati dai media.

Una tensione che è anche emotiva e che si traduce in panico e malessere qualora, per qualunque ragione, si debba saltare anche una sola seduta di allenamento. Ne risente così l’equilibrio psico-fisico dei soggetti in questione, ma anche le sfere affettiva, famigliare, sociale ed amicale.

Questi soggetti rischiano di isolarsi, parlando appunto un linguaggio che solo loro capiscono ed allontanandosi progressivamente dalla realtà e dalla via del “giusto mezzo”, che è poi forse quella che tutti dovremmo seguire.

Ovviamente queste persone sono probabilmente “vittime” di una sostanziale insicurezza di base, tanto da essere costantemente alla ricerca di conferme in merito alle loro prestazioni ed all’aspetto esteriore. Nulla di male, in un certo senso, a patto però di non vivere in modo maniacale questo aspetto della vita che per i più non dovrebbe risultare una fissazione, ma solo un mezzo per divertirsi e stare bene.