Denti sani e forti

E’ bene pulirsi i denti. Questo ormai si sa. I residui di cibo che restano in bocca dopo un pasto alimentano i batteri responsabili di svariate problematiche al cavo orale, dall’alitosi alla carie.

Questi batteri, tra l’altro, prediligono gli zuccheri: dopo essersene nutriti, li trasformano in acido lattico, un prodotto di rifiuto altamente dannoso per i denti e foriero della ben nota carie. Più alimenti zuccherini consumiamo, maggiore dovrebbe essere l’attenzione che dedichiamo alla cura ed alla pulizia della nostra bocca.

Una buona pulizia dei denti, che ha un impatto estetico di rilievo e che in teoria andrebbe affrontata almeno una volta l’anno pure dal dentista, presuppone di lavarli entro i quindici minuti (non oltre) dalla conclusione di ogni singolo pasto, anche nel caso in cui si consumi solo una caramella od un cioccolatino. I denti andrebbero spazzolati per almeno due minuti.

Sarebbe bene ricorrere anche al filo interdentale, mentre lo spazzolino andrebbe cambiato ogni tre mesi: per sbiancare bene i denti ci si può applicare sopra un po’ di bicarbonato di sodio prima del lavaggio e poi strofinare bene.

Si possono pure effettuare sciacqui con oli essenziali di rosmarino, menta piperita o chiodi di garofano, che hanno l’effetto di purificare la bocca e contrastare l’alitosi.

Inoltre per mantenere i denti sani in modo naturale è opportuno avere un’alimentazione che non acidifichi il corpo e che sia ricca di frutta e verdura: consigliamo di consumare con regolarità sedano, cavoli, broccoli, verdure a foglia verde, carote, cipolle, finocchi, alimenti ricchi di calcio, mirtilli, agrumi, kiwi, mele, tè nero e verde.

Evitare o ridurre invece cibi acidificanti come quelli precotti, le carni, lo zucchero bianco, il caffè, i formaggi e le farine raffinate.

Per la Medicina tradizionale cinese la salute dei denti è legata ai meridiani di Rene e Vescica, che pertanto andrebbero stimolati (con lo shiatsu, il tai chi, la moxa od altro) qualora si verificassero problemi al cavo orale.

Si possono anche picchiettare delicatamente tra di loro i denti (chiudendo la mandibola) almeno una decina di volte al giorno, oltre a massaggiare esternamente le gengive od a tamburellare con le dita sui denti stessi (sempre delicatamente) per mantenerli vivi ed attivi con leggere vibrazioni.