Oh Romeo Romeo…

Non è mai tardi per accorgersi di avere al proprio fianco una persona speciale. Per fortuna io me ne sono accorto prima che questa persona mi lasciasse…Anche se, quando mi ha lasciato, la dimensione eroica della sua statura umana mi è divenuta ancora più chiara.

Mio padre Romeo, un nome che è tutto un programma e che riecheggia nella possente poesia d’Oltre Manica, mi ha definitivamente mostrato la forza della volontà e la capacità dell’uomo di trascendere l’apparente fragile materia che forma i nostri corpi mortali. O planetari, per dirla con Gurdjieff.

Romeo mi ha insegnato, confermando quanto già da tempo avevo intravisto, che l’uomo è carne e materia ed intelligenza, ma soprattutto spirito, anima e cuore.

Un piccolo uomo mi ha in ultimo manifestato la natura del gigante che era…

Vessato da mille pareri e da incompetenze varie che ne hanno accorciato l’esistenza, ha sempre coraggiosamente sorbito con semplicità e decisione i calici amari che la vita gli ha offerto nell’ultima parte della sua esistenza…

Mai una frase fuori posto, mai un attimo di scoramento, mai un broncio. Sempre la pacifica capacità di accogliere la vita, malgrado tutto e nonostante tutto.

Un coraggio potente, il suo, di brindare fino all’ultimo, con una semplicità che sfiorava il candore, alla magia dell’universo e delle leggi che lo governano.

Un valore che ha spesso sfiorato l’eroismo, dimostrandomi una capacità di superare l’ostacolo che in pochi hanno…io per primo.

Piccolo uomo semplice, piccolo uomo di roccia, hai resistito ben oltre il tempo che ti era stato dato. Te ne sei andato come sei vissuto, senza clamore, senza scene superflue, senza dare fastidio a nessuno e mostrando a tutti la pacata serenità dei saggi, la costante speranza nel futuro e nell’uomo.

La tua voglia di rivedere i tuoi cari, dopo mesi di abbandono ospedaliero in questa epoca farlocca del Covid e di queste puerili dittature sanitarie, ha concesso al tuo corpo planetario di resistere ben oltre ogni più rosea previsione.

Hai battuto medici, governi, malattie e stupidità. Come un guerriero ti sei battuto e come un guerriero hai vinto. Come un guerriero sei morto.

Hai pagato lo scotto di una battaglia impari, che pure ti ha visto trionfatore.

Piccolo guerriero che mi hai dato la vita, grazie di tutto. Ti ho amato tanto e ti amerò sempre.

Non rimpiango d’averti perso, sono contento di averti incontrato…