Il Massaggio ayurvedico nasce in India circa 3000 anni fa. E’ una tecnica della Medicina Ayurvedica il cui scopo principale è quello di ristabilire l’equilibrio dei tre Dosha (Vata, Pitta, Kapha) presenti in ogni individuo, ristabilendo così salute e benessere fra mente e corpo. Alla base di questa tradizione millenaria resta la visione olistica dell’uomo: corpo e mente sono un’unità indissolubile.

Il massaggio può portare al benessere solo se accompagnato ad uno stile di vita e ad un’alimentazione sani.

I testi base della medicina Ayurvedica – la Sushutra e la Charaka Samhita – inseriscono il massaggio terapeutico in “un sistema di vita finalizzato a rafforzare l’essere umano di fronte ai cambiamenti naturali come le diverse fasi quotidiane, i passaggi di stagione, l’invecchiamento”.

Il massaggio Ayurvedico viene effettuato sul lettino. Prima di lavorare, il massaggiatore rivolge domande fondamentali al cliente circa le sue condizioni fisiche. E’ importante che il cliente in questa fase informi l’operatore sui suoi eventuali disturbi, traumi o interventi chirurgici effettuati.

La seduta si esegue in ambienti caldi, calmi, illuminati da una luce tenue; l’operatore si preoccuperà di bruciare incensi ed essenze profumate che aiutino il raggiungimento di uno stato di rilassamento assoluto. Vengono anche diffuse musiche con mantra indiani che aiutano a distendere la mente.

La tecnica di questo massaggio in India si esegue come forma di terapia mentre in occidente è intesa come pratica sia a livello estetico ma anche e soprattutto per il benessere psico-fisico della persona. Questo perché attraverso alcune tecniche di sfregamento e manipolazione permette:

• di disintossicare e purificare il corpo, aumentando l’efficacia del sistema immunitario
• è un potente riequilibrante e rigenerante ( fisicamente ed energeticamente)
• è molto rilassante
• migliora la circolazione sanguigna donando forza muscolare
• utile in caso di stress e perdita dei capelli
• restituisce buonumore ed armonia.

Questo tipo di massaggio ha delle controindicazioni e non può essere eseguito in caso di:

• patologie gravi di circolazione
• insufficienza cardiaca o renale
• tumori
• lesioni cutanee, traumi o fratture ossee
• infiammazione ai linfonodi
• può essere eseguito in gravidanza dopo il terzo mese.