Longevità

La longevità è un argomento di interesse per molti. Non solo perché con essa si rimanda il momento del trapasso, ma anche e soprattutto perché con essa portiamo a compimento un piano naturale che ci vorrebbe più longevi di quanto mediamente accada.

La longevità è espressione della vita che prosegue nonostante tutto e nonostante tutti; indica la capacità che l’uomo o la donna molto anziani hanno avuto di vivere secondo natura, rispettando cioè i dettami della Via o Tao, per dirla coi cinesi.

Per gli orientali seguendo la Via si realizza la propria natura; che è anche quella di sfruttare fino in fondo il piano energetico e vitale che l’universo ha predisposto per noi. Seguendo la via per i cinesi si potrebbe vivere mediamente fino a 150 anni, talvolta anche oltre.

Qualcuno dirà che a volte vivere a lungo non basta, bisogna anche vivere bene. Ma questo è un altro discorso. Si può vivere male e durare poco e vivere male e durare molto. O tutto il contrario. Ma ciò che conta davvero, a mio giudizio, è la possibilità che abbiamo di stare più o meno vicino al nostro piano naturale. Più siamo aderenti ad esso, più si compie il nostro progetto. Che è anche, seppur non unicamente, quello di vivere a lungo.

Sono stati fatti molti studi su ciò che spinge le persone ad arrivare in età avanzata in buone condizioni di salute. Partendo dalla genetica, dalla dieta, dal lavoro fatto, dalle condizioni ambientali in cui si vive e da molto altro. E si è arrivati alla conclusione che nessuno di questi fattori è in realtà determinante.

Nel senso che ci sono centenari che mangiano tanta carne tutti i giorni, a dispetto di quanti dicono che faccia male. Oppure la francese Jeanne Calment che, scomparsa a 122 anni, è l’attuale primatista mondiale per quanto concerne le longevità accertate per vie documentale: ha fumato sino a quasi il secolo di vita, per poi smettere solo perché si imbarazzava a farsi accendere le sigarette, visto che aveva problemi di vista.

E la “nostra” Emma Morano, italiana di Verbania (classe 1899) che dal maggio 2016 è la donna vivente più vecchia del mondo? Mangia due uova al giorno, oltre a minestra con carne, dolci ed altro.

Tanti tratti diversi, tante situazioni diverse: impossibile, dunque, dire se un fattore influisca più di un altro sull’allungamento della vita. Forse lo fanno tutti, forse nessuno.

L’unico tratto che però accomuna i longevi è la capacità che essi hanno di trasformare le emozioni: solitamente sono persone dal carattere forte, capaci di affermare la propria individualità e di preservare i propri spazi, dando il giusto peso alle situazioni che di volta in volta gli si presentano nella vita. Per dirla in modo moderno, hanno del “sano egoismo” e pesano le cose per quelle che sono.

La già citata Morano allontanò il marito che la picchiava nel 1937, in un epoca in cui solo a parlare di divorzio si veniva scomunicati. Ma lei andò oltre i tempi e le convenzioni e dette ascolto al suo sistema psiche-corpo che le diceva di allontanarsi da una situazione che le arrecava danno. Se è arrivata fino ad oggi, è perché ebbe il coraggio di fare quella scelta controcorrente. E molte altre scelte che ovviamente e giustamente non conosciamo.

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