Libri: e se gli alberi parlassero?

Sta destando interesse il libro della Guarda Forestale tedesca Peter Wohlleben, intitolato “Il mondo segreto degli alberi”.

Secondo l’autore infatti, che da decenni si relaziona per lavoro coi boschi, gli alberi delle foreste sono esseri sociali che imparano, contano, curano i vicini malati, ricordano, accudiscono gli alberi più piccoli e…parlano tra di loro.

Ma vediamo meglio…Intanto ricordiamo che nel mondo tedesco le foreste hanno spesso ispirato le fiabe e che i boschi sono popolati, per il folklore locale, di spiriti ed altri esseri senzienti. Spiriti che hanno anche ispirato filosofie, miti, la stessa coscienza nazionale del paese teutonico ed addirittura movimenti politici.

Inquadrato in quest’ottica, dunque, il libro di Wohlleben desta già meno stupore.

Ma il forestale, in effetti, va un poco oltre il semplice folklore…

Per esempio, quando parla di faggi, dice che se due o più sono vicini tendono a diventare “amici”; non nel senso che mediamente intendiamo noi, bensì in un modo più pratico. Quale? Per esempio orientano i loro rami superiori in modo da non rubarsi l’uno con l’altro i raggi del sole. E spesso hanno radici collegate ed intrecciate, tanto che se uno muore, anche l’altro o gli altri ne risentono.

Ovviamente il libro di Wohlleben si è attirato le antipatie del mondo accademico, ma noi vi consigliamo di leggerlo più come una fiaba che non come un trattato scientifico. Così facendo acquista un valore diverso, ricordando che spesso nelle fiabe ci sono dei fondamenti di verità, per quanto occultati.

L’autore, snocciolando alcune perle del suo scritto, afferma anche che gli alberi sono esseri sociali, si aiutano tra di loro, non vogliono crescere in fretta e che fuori dal loro contesto vivono meno a lungo, come accade con gli alberi delle città.

In città, per esempio, gli alberi non possono riposare adeguatamente (complice la luce artificiale) come invece farebbero nel bosco. Inoltre subiscono potature spesso violente che li indeboliscono e vengono piantati troppo lontani l’uno dall’altro, tanto che faticano a comunicare.

Le tesi di Wohlleben gli hanno anche attirato contro le ire del governo tedesco, visto che per non danneggiare le foreste in cui lavora la guardia forestale ha chiesto di avere dei cavalli per spostarsi e non le pesanti auto meccaniche…

Come detto, molti lo prendono per pazzo. Ma tanti altri invece individuano in lui un protettore della natura ed un profondo conoscitore del mondo vegetale.