La semplificazione

Esistono soluzioni semplici a problemi complessi, ma la maggior parte di queste soluzioni sono errate. A dirlo, non esattamente così ma facendo un po’ di parafrasi, è stato Albert Einstein.

Non è per citare il “solito” genio, ma solo per sottolineare che la realtà, come aveva capito il fisico tedesco, è molto più complicata ed articolata di quello che di solito siamo portati ad immaginare. Se individuiamo soluzioni banali ed apparentemente sensate, è solo per ignoranza…o mancanza di conoscenza, per essere più raffinati…

Come dicevano anche i cinesi antichi, non esiste mai un solo modo. La semplificazione, che porta a pensare che si possa facilmente rispondere a sfide improbe in maniera univoca, non fa che indurci in errore. Forse in taluni casi l’errore è voluto, giusto per saziare le pance degli ingenui o per abbacinare le menti al fine di dividere e comandare, ma un uomo degno di questo nome non può peccare di senso critico e non può fidarsi della banalità. Errore voluto o non voluto, siamo noi che possiamo smontarlo facendo ricorso a cuore, pensiero ed istinto. Solo facendo ciò che è tipico di un uomo, potremo comportarci come tale. Non serve nulla di più, mentre se agiamo in difetto finiremo per trovarci in situazioni simili a quella attuale. Qualcuno è sempre più colpevole di altri, ma se cerchiamo un responsabile del male in cui navighiamo, allora dovremo iniziare a ricercarlo in quella figura che vediamo allo specchio…

Tanto più che se da un lato la banalità dei ragionamenti può anche celare, come già in passato, le goffe manovre dei regimi totalitari, dall’altro essa pare levarci ansie e batticuori, regalandoci attimi di quella serenità che, al contrario, solo la realtà più vera ci può donare.

Mai come ora, è opportuno decidere da che parte stare. E capire che se vogliamo ancora parlare di uomini e da uomini, dobbiamo levarci i veli che tempo, ignoranza, dimenticanza e semplificazione ci hanno calato sugli occhi. Se saremo noi a pensare, se non daremo tale responsabilità agli altri per paura e disistima, allora interromperemo i vincoli che ci immobilizzano.