Kung Fu: lo stile Hung Kuen

L’Hung Kuen è uno stile di Kung Fu nato in Cina nel ‘600 grazie alla Società Hung, una setta in lotta contro la dinastia Ming per la restaurazione dei Ching. Gli oppositori spesso ruotavano attorno a templi buddisti come quello di Shaolin. I Ching non tollerarono l’ostilità. Nel ‘700 distrussero il Tempio di Fukien: degli 800 monaci se ne salvarono pochi; cinque di loro giurarono di continuare la lotta e da uno di questi nacque il lignaggio della Famiglia Hung, lo Hung Kuen.

La sua base filosofica dell’Hung Kuen è il Buddhismo, ma conserva anche elementi di Taoismo e della Medicina Tradizionale Cinese. Una delle prime forme ad essere sviluppata fu quella del Domare la Tigre, che nel tempo venne rivisitata da Maestri come Wong Kai Ying e Luk Ah Choi.

Con Ti Kui San lo stile si arricchì della forma del Filo di Ferro, ma furono Wong Fei Hung (1847-1924) e Lam Sai Wing (1861-1942) a dare un’impronta importante alla disciplina, le cui movenze caratterizzanti sono quelle di tigre e gru (cui vanno ad aggiungersi leopardo, drago e serpente).

Gli artisti marziali “hung” praticano i cosiddetti Chi Kung, che sono delle ginnastiche mediche miranti a rinforzare corpo e spirito: tra i più noti, ricordiamo l’ I Chin Ching o Tamo. L’Hung Kuen rende il praticante sensibile alle movenze del proprio corpo (tigre) e ne libera la mente (drago).

Gli allievi di una stessa scuola si chiamano tra loro fratelli, a rimarcare il legame che si crea nei lunghi allenamenti. Il gruppo diventa una seconda famiglia: ognuno è responsabile degli altri ed in assenza del Maestro o Sifu, i fratelli più anziani (che hanno alle spalle più anni di pratica e maggior maestria) si fanno carico della preparazione dei “fratelli minori”.

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