Jin e tai chi: il (la) Ting jin

Ting jin significa “jin che ascolta”, inteso come ascolto che si produce attraverso la cute e non attraverso le orecchie. E’ un’abilità tattile legata all’uso delle mani ed al contatto cutaneo con l’avversario, che va tenuto in stretta aderenza.

Tutto il corpo può entrare in contatto con un antagonista e tutto il corpo può essere usato per produrre Ting jin, ma tre sono le zone maggiormente usate in tal senso e cioè i palmi delle mani, gli avambracci e le piante dei piedi.

Una buona Ting jin può guidare i nostri attacchi in maniera efficace, dato che se la esercitiamo stiamo percependo la posizione e l’intenzione del nemico. In tal senso stiamo usando prevalentemente mani ed avambracci. I piedi invece ci consentono di essere pienamente radicati al suolo e di poter sfruttare la forza della terra per produrre difese od attacchi di valore. Il Ting jin equivale insomma a mettere radici.

Usando bene il Ting jin posso ricorrere alla Jie jin, vale a dire alla capacità di intercettare e di controllare l’attacco altrui. Nel caso ci venga sferrato un pugno, per esempio, il nostro avambraccio può intercettarlo a metà strada, così da creare aderenza e poter deviare il colpo o comprimere il braccio che ci sta attaccando contro il petto dell’antagonista. da qui potranno scaturire gli utilizzi di parecchie altre jin.