Batterio mangia-plastica

Gli scienziati dell’Università di Portsmouth, in Inghilterra, e quelli americani del Laboratorio Nazionale delle Energie Rinnovabili hanno studiato la mutazione del batterio Ideonella Sakaiensis, già noto per essere un batterio in grado di degradare in modo naturale la plastica ed il pet.

Facendolo mutare, l’hanno reso ancora più veloce nella sua attività di consumo della plastica, tanto che in pochi giorni riesce a fare quello che la natura impiegherebbe secoli a svolgere.

E non solo: le molecole che si producono con la digestione del batterio, possono essere riutilizzate dall’industria per produrre Pet di qualità.

I possibili scenari aperti da questi studi fanno guardare con ottimismo al futuro dell’inquinamento, che almeno per le materie plastiche potrebbe essere gestito in modo più consono, nella speranza che prima o poi i derivati del petrolio vengano del tutto abbandonati.

Nel frattempo, ricordiamo che nel mondo si vende un milione di bottiglie di plastica al minuto, di cui solo il 14% è poi riciclato…