Capo Palinuro e la sua Grotta Azzurra

Capo Palinuro si trova nella parte meridionale della Campania, in provincia di Salerno. E’ un promontorio roccioso che si allunga per 2 chilometri nel mare Tirreno e che ha la forma di un braccio: termina con una mano con le cinque dita distese. Più precisamente, si sviluppa tra il golfo di Velia a nord e quello di Policastro a sud.

Già noto in epoche antiche per la pericolosità delle correnti marine che lo lambiscono, fu colonizzato nel 540 a.C. da genti provenienti da Focea (odierna Turchia) che vi eressero un villaggio ed una necropoli. Al largo del capo nel 253 a.C. una flotta di navi romane venne sorpresa da una tempesta e distrutta.

Il nome Palinuro deriva da quello del timoniere di Enea, che nell’Eneide cade in mare vicino al capo tradito dal sonno, raggiunge la riva e qui viene ucciso da genti indigene.

Oggi Capo Palinuro è una delle mete turistiche più gettonate della Campania: le rocce strapiombano sul mare e numerosissime sono le grotte e gli antri che l’acqua del Tirreno ha scavato nella pietra. Arcinota è la Grotta Azzurra, così chiamata per il colore delle sue acque e che è visitabile in barca anche appoggiandosi alle numerose agenzie di escursioni rintracciabili in loco.

Ci sono anche parecchie calette: le più note sono Cala Fetente, Cala delle Alghe e Cala delle Ossa (quest’ultima conserva ossa umane, testimonianza di antichi naufragi). Molte sono perlopiù raggiungibili solo via mare, ma offrono spiagge molte belle e fascinose.

Capo Palinuro gode di un clima meraviglioso e sulle sue scogliere nasce la Primula di Palinuro, unico esempio di primula in ambiente non montano.

Non lontano dal Capo si possono visitare la bella spiaggia di Marina di Camerota, il sito archeologico di Paestum e la cittadina di Sapri.