Calli: che fare?

Ahi i calli! Difussissimi sui piedi, ma talora presenti sulle mani, possono indurre dolore (anche coi cambiamenti climatici) e fastidi. E risultare antiestetici.

In soldoni si tratta di zone ispessite della pelle (chiamate anche duroni o tilomi) che si creano a causa di contatti e sfregamenti ripetuti (che accentuano la produzione di cheratina) tipici del lavoro, dello sport e dell’utilizzo di certi tipi di calzature. Generalmente sono bianchi o semitrasparenti, solo a volte giallastri. Possono anche emergere per problemi ai piedi, con conseguenti difetti di appoggio.

Parlando dei piedi, per ammorbidire i calli e renderli meno dolorosi aiutano i pediluvi con acqua tiepida, col piede immerso per qualche minuto. All’acqua si può aggiungere qualche cucchiaino di bicarbonato. Successivamente, una volta che la pelle è più morbida, la si può sfregare con della pietra pomice (almeno 10-15 volte), che è un sasso di origine vulcanica caratterizzato da una superficie ruvida.

Inoltre bisognerebbe anche indossare delle calzature comode, nè strette e nè larghe, ed evitare (capito signore e signorine?!) i tacchi troppo alti. In merito alle mani, se si fanno lavori pesanti può aiutare l’utilizzo di guanti protettivi. Spesso infatti, lasciando riposare la pelle, i calli vanno via anche da soli.

In caso di calli molto fastidiosi, che magari non riuscite a rimuovere da soli, sarebbe opportuno rivolgersi ad un podologo esperto.