Bimbi e sport

Bimbi e sport: l’importante è che i ragazzi si divertano! Il primo vero sport, infatti, è quello che in teoria i più piccoli dovrebbero praticare all’aria aperta sotto forma di gioco. Correre, arrampicarsi sull’albero, lanciare i sassi nel fiume etc…ecco il primo menù motorio!

Ahinoi, sempre meno di sovente accade questo. I giovani italiani risultano sedentari, tanto che secondo stime dell’Osservatorio della Società Italiana di Pediatria il 40% dei ragazzi di 13-14 anni non pratica attività motorie extrascolastiche. Risultato? Grassezza, obesità, scarsa coordinazione, maggior rischio di incappare in problemi di salute…

E dire che i bimbi che fanno sport in media si alimentano anche meglio dei loro coetanei sedentari ed hanno pure risultati scolastici migliori. Pertanto, i genitori dovrebbero incentivarli a praticare attività motorie e ludiche.

A tal fine, ecco due dritte: fino ai 12 anni è meglio optare per lo sport non agonistico, a patto che sia trasmesso ai bambini da allenatori qualificati, che i ragazzi si divertano nel praticarlo e che socializzino. E’ anche utile che lo sport proposto in questa età sviluppi la coordinazione e l’equilibrio dei soggetti, cosicché possano poi beneficiare di tali acquisizioni anche in età adulta e nella vita di tutti i giorni.

Lo sport scelto, inoltre, dovrebbe essere appunto scelto dai ragazzi e non dai genitori che (a volte anche per loro frustrazioni o deliri di futuri guadagni) forzano i figli a praticare attività che non sono nelle loro corde.

In generale, è opportuno che i ragazzi non vengano sottoposti ad eccessivi carichi di lavoro e che non gli si riempiano le giornate di cose da fare. A volte infatti, seppur a fin di bene, si corre il rischio di trasformare i rampolli in pseudo-adulti super impegnati…con conseguente frustrazione ed il venir meno della componente ludica che dovrebbe essere alla base dello sport giovanile.