Ansia e stress: come gestirli

Ansia e stress sono ormai da anni fedeli compagni di viaggio per milioni di persone, specie nell’opulento mondo occidentale.

Ritmi di vita frenetici, insicurezze di vario genere e situazioni relazionali disturbate sono, solo per fare alcuni esempi, tra le motivazioni più comuni e diffuse che spingono le persone a soffrire di questi malesseri, che talora possono anche sfociare in disagi psicofisici profondi tali da ridurre considerevolmente la qualità della vita.

Che fare? Tutto. E nulla…Il tutto viene già offerto dalla maggior parte dei terapeuti, il nulla solo da pochi. In che senso lo dico? A breve il chiarimento…

Con tutto intendo una serie di possibilità, non ultimo il ricorso ai farmaci: nei casi gravi non devono essere demonizzati, a patto che siano solo un passaggio per aiutare la persona a tornare ad una sana situazione di abbattimento della tensione.

Oltre ai farmaci, esiste poi anche un approccio psicoterapeutico molto valido, che aiuta i soggetti ad arrivare alle radici (si spera) del problema, per non parlare delle correzioni a livello della dieta, che riducono la circolazione nel flusso ematico di varie sostanze (non ultime gli ormoni) che possono incidere pesantemente sul vissuto di ognuno di noi.

Sempre restando nell’ambito di quello che si può assumere, ricordo tisane ed altri preparati a base di erbe o piante che ci sedano e calmano, nonché i Fiori di Bach e l’omeopatia.

Per abbattere i livelli di ansia e stress è anche utile praticare sport ed attività fisica in generale, meglio se a bassi livelli e senza eccessive dose di fatica. Più indicato poi è muoversi in ambienti naturali rilassanti, più che al chiuso od in città.

Rientrano tra le pratiche consigliate anche quelle che ineriscono al movimento delicato ed al respiro consapevole, come lo yoga, il tai chi chuan, lo stretching o la ginnastica dolce.

Ma fanno bene pure i massaggi, l’aromaterapia, la cromoterapia e la terapia dei suoni: i primi tolgono tensione in generale, gli aromi agiscono sul cervello antico placandolo, i colori freddi (blu, azzurro) ci disattivano, i suoni dolci donano pace e calma al cuore…

Questo, ma vi sarebbe molto altro, rientra nell’ambito di quello che si può fare per alleviare ansia e stress. Ma ecco anche quello che non si deve fare, perché attiene all’inazione più che all’azione.

Se è vero, come recita un proverbio orientale, che “il saggio non fa nulla e cambia il mondo“, ecco allora che la banale (ma complicatissima) accettazione della propria dimensione personale apre le porte alla comprensione di ciò che si è ed al proprio posto nel mondo. Una mente ed uno spirito attenti, non distratti, ma in contatto con la profondità della propria essenza spalancano le porte alla calma ed alla salute. Ansia e stress allora divengono come degli amici, magari petulanti, che ci ricordano con affetto che non stiamo seguendo la nostra vera natura e che faremmo meglio a guardare altrove. Come farfalle ci girano attorno, posandosi su quel fiore che siamo, per fecondarci coi loro consigli…che dovremmo ascoltare…

Un essere umano che dia realmente spazio alla sua umana natura sente tutto quanto scorre in lui ed attorno a lui. Si vede nella sua interezza, ma non si giudica, né nel bene e né nel male. Si sorride, ma non si reprime né si infligge punizioni. Si contempla, si ama come riflesso in terra dell’Altissimo Celeste. Percependo, salendo nella sensibilità, anche l’immortalità che riecheggia nelle viscere del suo corpo e nella sua anima.

Un corpo che tornerà sì polvere, ma polvere di stelle…Un’anima sì invisibile, ma più che mai concreta…