Una bicicletta per l’estate

Non solo passeggiate in montagna, in estate. Ma anche tanta bicicletta. Tanto più che è possibile farla anche nelle ore meno fresche, visto che se si va in pianura la velocità che si raggiunge consente di sentirsi un po’ refrigerati o perlomeno non accaldati.

Attività salutare per antonomasia, attiva il sistema cardiovascolare in maniera più blanda della corsa, tanto che durante lo sforzo il mio-cardio è stimolato in maniera meno veloce: aumentando lo sforzo sale il battito, ma non tanto velocemente come in altre discipline.

La bicicletta, che se non si cade non è per nulla traumatica (non dolgono ginocchia, schiena od altro, visto che non ci si insacca ed il gesto atletico è rotondo e morbido), attiva in maniera efficace anche i muscoli delle gambe, dando solidità alle articolazioni della parte bassa del corpo e tenendo in scarico la zona lombare, se si trova un giusto equilibrio tra le altezze di manubrio e sellino.

La bici, o come dicevano una volta il velocipide, è anche divertente e consente di spostarsi per parecchi chilometri, effettuando (anche se non si è super attivi sul piano atletico) una sorta di turismo a basso costo che rilassa il corpo e la mente, permettendoci di godere delle bellezze dei luoghi che attraversiamo.

Bella in solitaria, eccellente in compagnia, la bici consente di approcciarsi ad uno sport aerobico e salutare che può vantare anche scenari molto vari e mutevoli: se gli specialisti della strada possono passare per tanti paesi e città, i cultori della mountain-bike (o bici da fuori strada) si possono godere gli ameni panorami dei boschi e delle vette montane.

Ottima per mantenersi in forma, come detto, consente anche spostamenti rapidi e sicuri a chi si muove per lavoro od altro: il posteggio è sempre garantito e nelle ore di punta, specie in città, ci si mette di meno ad andare in un posto usando la bici che non un mezzo a motore. Ed in aggiunta non si inquina.

Ultimamente ha preso piede anche la cosiddetta E-bike, vale a dire una bici ibrida che oltre alla propulsione muscolare dell’atleta si avvale della spinta di un piccolo motore elettrico, ricaricabile a casa. Consente, anche se alcuni puristi storcono il naso, anche ai meno allenati di sostenere uscite impegnative senza troppo sforzo.

Detto questo, viva la bicicletta. E che si possa pedalare con sempre maggior sicurezza, specie sulle strade…