Un bel brodino vegetale, please!

Detto che anche adesso, in questo maggio non ancora caldo, un brodo vegetale andrebbe benissimo, cerchiamo di bercelo prima dei pranzi principali, cioè a mezzodì e cena.

Un brodo vegetale è infatti un toccasana per il nostro organismo, specie per lo stomaco. Se da un lato ci idrata ed aiuta chi di solito fatica a bere durante la giornata, dall’altro ci dona vitamine, sali minerali e…un senso di sazietà in grado di distoglierci da abbuffata pantagrueliche.

Tra l’altro se gli aggiungiamo anche qualche goccia di tintura madre di calendula, lo stomaco sarà ancora più protetto e lo aiuteremo nella sua azione digestiva. Poverino, bombardato com’è da cibi non proprio sani, lo dobbiamo rinforzare. O no?

In merito alla medicina cinese, con un brodo vegetale si attivano i meridiani di stomaco e milza-pancreas, facendo sì che in essi l’energia vitale scorra meglio. Questo, oltre ad aver ricadute sul piano fisico, ne ha anche su quello psichico. Se i meridiani esprimono pure i nostri stati d’animo, infatti, placando milza e stomaco possiamo abbassare ansia e senso di preoccupazione…Non male, no?

Ma come fare il brodino? Non è complicato. Mettete a bollire carote, verze, alghe wakame, una cipolla bianca o gialla  e…poco sale. Ahimè, il brodino per avere gli effetti sopra citati non deve risultare salato, semmai lievemente dolce. Su su, non fate i difficili, è solo un piatto e lo sorbirete in fretta. Dicevamo della preparazione: evitate le solanacee e lasciatelo bollire il tutto sul fuoco lento per un’ora e poi aspettate che sì raffreddi.

Separatelo quindi dalle verdure e mettetelo in frigo: lo scalderete poco alla volta nei giorni successivi alla bisogna, in modo da non doverne preparare, per praticità, tutti i giorni.

Detto questo, buon appetito!