Tai chi e chi kung contro il virus

Il Giornale americano della psichiatria geriatrica ha pubblicato di recente uno studio che dimostra gli effetti benefici della pratica del tai chi chuan e del chi kung anche nel rafforzamento del sistema immunitario e quindi in funzione anti-virale, soprattutto nei soggetti più grandi di età.

Più ancora dei vaccini, remoti e di scarsa efficacia contro simili virus, gli scienziati americani hanno rilevato l’importanza della Medicina cinese tradizionale e delle cosiddette ginnastiche mediche (tai chi e chi kung appunto): l’associazione delle due ha svolto un ruolo fondamentale nella gestione del Covid in Cina.

Qui, oltre ad adottare la decozione di erbe locali note come Qingfei Paidu (usate poi anche in Occidente), i pazienti malati di coronavirus sono stati curati con appositi esercizi per rinforzare i meridiani del corpo (come la nota, per gli addetti al settore, sequenza della “Camicia di Ferro“) e di conseguenza anche il corpo fisico in senso stretto.

Modulando poi esercizi di respirazione, volti al suo rilassamento ed abbassamento, è stato possibile coadiuvare le persone nelle fasi preliminari della malattia ed anche dopo che hanno subito la cosiddetta intubazione coi respiratori.

In generale la antiche pratiche di benessere cinesi hanno soprattutto una funzione preventiva e pertanto hanno maggiormente efficacia nel mantenimento in salute del corpo prima che questo si ammali, correggendone eventuali squilibri energetici quando ancora non si sono manifestati nella pienezza del corpo fisico o planetario.

Quindi, buon chi kung a tutti!