Sta tornando il guarapo

Sta tornando in auge il guarapo, vale a dire il miele delle Canarie di cui si nutrivano gli aborigeni guanci prima che arrivassero i colonizzatori spagnoli. Per centinaia di anni è stato uno degli alimenti “forti” della dieta di questo popolo originario del Nord Africa.

Di recente gli scienziati hanno iniziato a rivalutarlo: detto anche miele di palma, attualmente viene prodotto su larga scala sull’isola di La Gomera (ma si usa ampiamente anche a Gran Canaria, specie nelle zone dell‘entroterra) e si sta diffondendo pure nei paesi arabi, dove spesso i dolci (ma non solo) vengono letteralmente farciti di miele.

Il guarapo deriva dalla linfa zuccherina della palma da dattero (precisamente la Phonenix Dactylifera), utile sia come risorsa alimentare che come medicinale. Si estrae goccia a goccia di notte praticando incisioni sulla sommità della pianta. Da qui la linfa cola e viene raccolta in contenitori posti a terra. La palma viene utilizzata a tal fine per 2-6 mesi, dopo di che la si lascia riposare per 5-10 anni.

Prodotto naturale e biologico, questo miele è un ottimo ricostituente ed è utile per gli sportivi grazie al suo alto contenuto di magnesio e potassio.

Rispetto al miele “normale”, il guarapo contiene anche molti altri sali minerali quali sodio, calcio, rame, zinco, ferro e fosforo. Insomma, è una vera miniera di energia che non ha il benché minimo effetto collaterale per la salute dell’uomo.

Anche i guanci si erano accorti delle proprietà benefiche di questo alimento, tanto che nella medicina popolare canaria ancora lo si usa per attivare il sistema immunitario di fronte ad una serie di affezioni e come lenitivo della pelle.

Si stanno tuttavia studiando anche altri utilizzi di questo meraviglioso prodotto, perché pare possa avere benefici effetti sul sistema cardiovascolare.