Sotto coi mandaranci!

Dopo i mandarini, ecco i mandaranci: trattasi di frutti ibridi tra il mandarino e l’arancio, originari dell’Asia e diffusi soprattutto nelle varianti dette clementina e tangerina.

Dopo l’arancio, è il secondo agrume più venduto: è buonissimo, dolce e facile da sbucciare. In poche parole soddisfacente e pratico. Alcune varietà hanno semi, altre no. Si consuma fresco oppure disidratato, candito o sotto forma di marmellata ed è ricchissimo di vitamina C, tanto che viene annoverato tra gli alimenti antiinfluenzali per eccellenza.

Ma i mandaranci contengono anche parecchio potassio, oltre a zuccheri, tantissima acqua (più dell’80% del peso) e fibre. Pertanto hanno benefici effetti sul sistema cardiocircolatorio in generale, abbassano la pressione sanguigna e proteggono le arterie.

Detto di quanta acqua e del potassio che possiedono, svolgono ovviamente anche una importante azione drenante ed anticellulite. Tanto più che con le fibre (oltre 2,2 grammi per etto) stimolano la peristalsi intestinale e sono dunque consigliatissimi a quanti soffrono di stipsi od intestino pigro.

Grazie alle loro rilevanti qualità antiossidanti per l’organismo umano, i mandaranci svolgono poi importanti azioni anti-age e di prevenzione contro l’insorgenza dei tumori.

Inoltre forniscono un discreto apporto calorico che, insieme all’acqua ed al potassio, li rende adatti per reidratarsi dopo intense sudate o per gli sportivi dediti ad attività di endurance. Ovvio che per questa loro caratteristica “calorica“, al pari del mandarini non si consigliano a chi sta affrontando un regime alimentare dietetico.