Soprattutto adesso, vogliamoci bene

Soprattutto adesso, vogliamoci bene. Come prima, più di prima.

Soprattutto adesso, in questo momento di stress e di segregazione in casa, dobbiamo voler bene in primis a noi stessi, poi a tutti gli altri di conseguenza. Così, per quanto ci è possibile, cerchiamo di riempire le nostre giornate di piccoli o grandi momenti di piacere e benessere, vissuti in prima persona o regalati agli altri.

Proprio perché non sta andando tutto bene, come recita uno slogan che forse bisognerebbe cambiare, dobbiamo puntare sull’essenza e non sull’effimero, come anche le religioni ci ripetono da millenni. Cerchiamo di costruire case su roccia solida, non su di un terreno inaffidabile (citando un Signore di 2000 anni fa…).

Da un lato proviamo a ricercare la bellezze della cose semplici, che nessuno o nulla ci potrà mai negare, dall’altro giochiamo la carta dell’essere: se innalziamo noi stessi, su più livelli, otterremo qualcosa che nessuna pandemia e nessuna crisi economica potranno mai toglierci…Otterremo qualcosa di cui anche chi ci sta vicino potrà beneficiare, a prescindere dalle difficoltà.

Per iniziare questa strada, semplice e difficile al contempo, non ci resta che l’attenzione. Se proviamo ad essere vigili ed attenti, ad uscire dal sonno che avvince la nostra coscienza da epoche immemorabili, potremmo avere la chance di vedere le cose secondo prospettive nuove ed avvincenti.

Se sapremo farlo, ognuno si incamminerà per terre solo sue, dove nessuno ha ancora tracciato sentieri

Potremmo allora accorgerci che per cambiare il mondo bastano piccoli gesti, ripetuti nel tempo. Proprio adesso, soprattutto adesso, un sorriso od una parola cortese valgono più di qualunque discorso. Per superare questa crisi proviamo a non cadere nell’ampollosità del ragionamento, che in queste situazioni è un’arma spuntata, ma affidiamoci all’intuito del cuore…