Soffri di allergie? Arieggia casa

Una finestra aperta anche solo pochi minuti, un bel ricambio d’aria, alcune piante ed il gioco è fatto. Ecco dei semplici ed efficaci rimedi per combattere l’insorgere o lo svilupparsi di parecchie allergie domestiche. Inutile infatti eccedere con i prodotti per la pulizia che spesso fanno più male che bene: basta davvero cambiare aria!

Le allergie, ahinoi, sono in aumento. Anche quelle “casalinghe”, dovute ad una qualità dell’aria “indoor” non sempre ottimale. La contaminazione degli ambienti chiusi quali case, scuole, palestre od altro è quasi sempre dovuta al “solito” acaro, uno dei maggiori responsabili di tante forme di allergie che coinvolgono il più delle volte le vie respiratorie…come l’asma…

Come detto sopra, un eccesso di pulizia può non bastare ed anzi risultare controproducente. Per quando si possa pulire, agenti batterici o virali possono comunque resistere e permanere nell’ambiente. Lo stesso dicasi per sostanze inquinanti o chimiche rilasciate anche dagli stessi prodotti per la pulizia.

Nello specifico, il clima casalingo non dovrebbe essere né eccessivamente caldo né eccessivamente umido, che sono due condizioni che possono far proliferare batteri e virus. Una temperatura sui 19-20 gradi è ottimale, così come un tasso di umidità attorno al 50%.

Ma soprattutto è importante che l’ambiente sia ben ventilato, cosa che permette di liberare l’aria da tanti agenti inquinanti. Aprire le finestre tre volte al giorno, anche solo per pochi minuti, è un vero toccasana per la salute.

Inoltre evitiamo di fumare in casa e, se fumiamo, laviamo spesso gli abiti ed i capelli che possono trattenere alcuni residui della combustione del tabacco. Occhio ai condizionatori, i suoi filtri devono sempre essere ben puliti in quanto possono ospitare inquinanti e batteri.

Infine mettiamoci in casa qualche pianta: tra quelle più efficaci per purificare l’aria indichiamo l’aloe vera, il ficus Benjamin, il crisantemo, l’azalea, l’edera comune e lo spatifillo.

Ricordiamo che anche i bimbi, che hanno un sistema immunitario in evoluzione, è giusto che nel limite della ragionevolezza vengano in contatto con germi ed altri agenti batterici: in tal modo il loro sistema immunitario inizierà a riconoscere i “nemici” e non si rivolgerà, non trovandone, verso altre componenti come per esempio alcuni alimenti non tossici.