Che il sale faccia male, perlomeno se consumato in eccesso, non è una grande novità. Tuttavia, malgardo lo si sappia, siamo in molti (più o meno consciamente) ad abusarne. Perchè? Spesso perchè molti cibi sono già salati di loro e pertanto non necessitano di altre addizioni…

Nello specifico, ricordiamo che abusare del sale da cucina può indurre rialzi pressori pericolosi per la salute, ma anche calcoli e problemi alle ossa: in media, gli italiano consumano il doppio del limite massimo di sale che solitamente l’Oms consiglia per restare in salute. Il limite è di 5 grammi al dì (ma sarebbe meglio 3,75): gli ometti del Bel Paese si attestano attorno a 10 grammi, mentre le signore si “fermano” ad 8.

Dicevamo della mancanza di consapevolezza: il sale si trova in quote abbondanti anche in parecchi alimenti “industriali” che all’apparenza ne sembrerebbero privi. Tipo? I dolci, per esempio. Tantissimi biscotti confezionati abbondano di questo “killer bianco”, come alcuni lo apostrofano.

Ma ne sono ricchi anche il pane, i crackers, i formaggi, le verdure in scatola, altri alimenti in scatola quali carni e pesci, i salumi ed i pasti già pronti (impanati, da cuocere in forno o da friggere).

Che fare, dunque? Non eccedere con questi prodotti, specie se ne mangiamo più di una volta nello stesso giorno. Ed inoltre non aggiungiamo altro sale…

Il palato, poi, va educato, meglio se già da piccoli. Se ci abituiamo poco a poco a cibi meno saporiti, saremo meno inclini a ricercarne. Anzi, quanto l’alimento sarà troppo sapido, ci darà quasi fastidio…Togliamo dunque la saliera dal tavolo ed usiamo altri prodotti per dar gusto ai piatti: in primis le erbe ed il limone.

E se abbiamo abusato di sali, almeno beviamo tanta acqua…

Infine, ricordiamo anche che se da un alto usiamo troppo sale, dall’altro consumiamo poco potassio. Introducendo nella nostra alimentazione banane, legumi, patate, funghi, cioccolato e frutta secca possiamo ristabilire nel nostro organismo l’equilibrio nella presenza de due sali.