Una “robetta” chiamata Costituzione Italiana

In Italia c’è ancora una “robetta” ( si si, c’è ancora…non sembra, ma c’è) che si chiama Costituzione. Per alcuni pare appunto una robetta, visto come la stanno trattando. Ma robetta non è. Ed è bene che sempre più persone ne prendano atto. A cominciare dai militari e dalla forze dell’ordine, che giurano su di essa. Non giurano sui governi, che vengono e vanno e possono anche essere corrotti e poco cristallini. Così, essi giurano: «Giuro  di essere fedele alla Repubblica italiana, di osservarne la Costituzione e le leggi e di adempiere con disciplina e onore tutti i  doveri  del mio stato per la difesa della Patria e la salvaguardia  delle  libere istituzioni».

Che l’osservanza della Costituzione e la salvaguardia delle libere istituzioni non siano parole vane…Per me, per voi, per i militari stessi…per tutti.

Non voglio poi ricordare, secondo l’articolo 1 della Costituzione, che la Repubblica italiana è fondata sul lavoro. Non voglio farlo, ma lo faccio. Se magari doveste accorgervi che qualcuno se n’è dimenticato…ricordateglielo.

E ricordategli anche la salute non è nulla se va non di pari passo con la libertà.

Libertà al singolare e libertà al plurale, che la Costituzione tutela. Se nell’articolo 2 si dice che la “Repubblica riconosce e garantisce i diritti inviolabili dell’uomo“, nel 3 è ribadito che “Tutti i cittadini hanno pari dignità sociale e sono eguali davanti alla legge, senza distinzione di sesso, di razza, di lingua, di religione, di opinioni politiche, di condizioni personali e sociali“.

Sì signori, davanti alla legge si è uguali a prescindere dalle proprie opinioni politiche: se uno non la pensa come noi o come il Mister X di turno che ci governa, non è un negazionista né un complottista. Ha diritto di avere idee sue e per esse non può essere discriminato.

Ma vogliamo citare ancora la Costituzione? L’articolo 13 recita: “La libertà personale è inviolabile. Non è ammessa forma alcuna di detenzione, di ispezione o perquisizione personale, né qualsiasi altra restrizione della libertà personale, se non per atto motivato dell’autorità giudiziaria e nei soli casi e modi previsti dalla legge”. E se il 14 dice che “Il domicilio è inviolabile” (altro che “vi controlleremo a casa”), il 16 spiega che “Ogni cittadino può circolare e soggiornare liberamente in qualsiasi parte del territorio nazionale, salvo le limitazioni che la legge stabilisce in via generale per motivi di sanità o di sicurezza. Nessuna restrizione può essere determinata da ragioni politiche”. Appunto motivi di sanità e sicurezza stabiliti per legge e con leggi, non con Dpcm…

Proseguendo, l’articolo 21 afferma che “Tutti hanno diritto di manifestare liberamente il proprio pensiero con la parola, lo scritto e ogni altro mezzo di diffusione”, mentre il 32 ricorda che “La Repubblica tutela la salute come fondamentale diritto dell’individuo e interesse della collettività, e garantisce cure gratuite agli indigenti. Nessuno può essere obbligato a un determinato trattamento sanitario se non per disposizione di legge. La legge non può in nessun caso violare i limiti imposti dal rispetto della persona umana“. Quindi, vaccini obbligatori “ciao ciao”: li caldeggino pure, se saranno sicuri ed efficaci, ma non li impongano.

In sostanza, tanto robetta la Costituzione non è. Fatevene una copia e dormite tenendola sotto il cuscino. Ma portatela anche con voi. Servirà a chiudere la bocca agli ignoranti che parlano a vanvera ed ai dotti che dolosamente cercano di aggirarla…