Una nuova lost generation?

Se la prima e famosa lost generation fu quella degli americani che agli inizi del secolo scorso cercarono fortuna a Parigi, la seconda ed ahinoi più nutrita potrebbe essere quella degli adolescenti di oggi.

Che, dicono recenti studi, sono sempre più solitari e depressi. Una sorta di gioventù bruciata, alla James Dean, ma stavolta a causa degli smartphone. Negli ultimi quindici anni, infatti, si stima che i ragazzi abbiamo ridotto del 40% il tempo che trascorrono in compagnia dei coetanei. Anche e soprattutto per colpa dei telefonini, più o meno high tech.

Una ricerca seria, in merito, arriva dagli Usa, dove dalla fine degli anni ’70 ad oggi i i giovani si sono via via più impigriti, accusando anche depressione, malesseri, solitudine. In soldoni passano meno tempo cogli amici, oltre che sui libri od all’aria aperta. Praticano anche meno sport rispetto ai ragazzi degli anni ’80 e ’90 del ‘900. Spesso ritardano anche a prendere la patente e non vanno nemmeno più a ballare.

Per non parlare del sesso e delle “pomiciate”: ormai in certe fasce d’età vengono trascurate. Motivo? Tutte cose troppo impegnative. Molto meno impegnativo è lo smartphone: con un click raggiungi tutti e con un altro click ti eclissi. Facile, no?

Questi aggeggi sempre più complessi assorbono molte energie ai ragazzi (e agli adulti), lasciandoli prosciugati nel cuore e nell’anima, spesso letteralmente sdraiati a letto a vivere vite virtuali.

E occhio che l’alienazione “stelle e strisce” coinvolge anche i giovani europei (in media nella fascia di età tra i 13 ed i 19 anni). E non c’è differenza tra ricchi e poveri, colti od ignoranti: sono tutti chini sull’iPad, immersi in una sorta di solitudine digitale che arreca danni al già peraltro delicato equilibrio mentale dell’essere umano.

Una piccola-grande trappola da cui c’è un solo modo di uscirne: lasciar cadere di mano il telefonino! Meglio anche lasciarlo a casa, se si esce con gli amici. Ricordiamo che i telefonini non sono né buoni né cattivi, dipende solo dall’uso che se ne fa. Se li si usa con parsimonia, sono uno strumento utile. Altrimenti ne possiamo diventare schiavi…

Con questo post, comunque, non vogliamo indicare smatphone e tablet come gli unici responsabili dei mali dell’uomo, poiché molte altre sono le cause dei nostri malesseri, ma solo invitare tutte le persone a farne un uso più oculato. I rischi, al di là di quanto scritto qui, sono sotto gli occhi di tutti.