Noce e cervello

Ormai quasi in vista dell’autunno, ecco la noce: tipico prodotto dei climi temperati, vanta un bagaglio nutrizionale che definire eccezionale è forse riduttivo.

Regina della cosiddetta frutta secca e già dedicata a Giove nell’antichità, la noce innanzitutto attiva in chi la consuma dei benefici effetti per il cervello, in particolare per quelle aree deputate alle funzioni cognitiva ed intellettuale: è ricca degli acidi grassi linoleico e linolenico molto utili per il trofismo delle cellule nervose.

La noce regala quasi 700 calorie ogni 100 grammi di prodotto e pertanto non è indicata per chi segue diete dimagranti, ma vanta anche quantità rilevanti di zinco e rame e vitamine dei gruppi B ed E.

Adatta sia ai bimbi che agli adulti, ottima anche solo col pane per uno spuntino o con un po’ di miele, è consigliata alle donne gravide (per stimolare la formazione di cellule nervose nel feto e per avere buoni dosi di calorie) ed agli anziani (per contrastare il decadimento cerebrale e l’arteriosclerosi).

La noce ha anche qualità astringenti, toniche, cicatrizzanti ed antisettiche: in poche parole stimola la digestione, blocca la dierrea, toglie infiammazioni e favorisce la diuresi. Tende anche ad abbassare la glicemia.

E se i naturopati colgono un’analogia tra le circonvoluzioni del cervello e quelle della noce stessa una volta aperto il suo guscio, le estetiste ricorrono al macerato del suo mallo per ricavarne un olio che favorisce il rinnovo delle cellule della pelle ed è utile quale abbronzante grazie alla sua azione stimolante sulla produzione di melanina.

Dalla noce infine si ricava anche il noto liquore nocino.