L’uomo è di passaggio e si estinguerà

L’uomo è di passaggio e si estinguerà. Perché è normale e naturale che sia così. Come tutte le altre specie viventi che sono fiorite sulla terra (o altrove), prima o poi cederà il passo.

Non necessariamente per l’inquinamento od una pestilenza, per una guerra o per un meteorite. Semplicemente per l’incessante divenire del tutto. Per questa gigantesca ruota universale che perpetuamente gira e che trascina con sé qualunque cosa. Senza giudizi, senza favoritismi, al di là del bene e del male.

Questo dunque dovrebbe spingerci ad affannarci un po’ meno per tante cose che forse non sono poi così importanti ed a prendere la vita con un po’ più di filosofia. Come se fosse un gioco, in poche parole. Perché la vita può anche essere tale. Se cerchiamo di prenderla così.

La vita può essere tutto. Paradiso od inferno. A noi la scelta.

Crediamo che la nostra “razza” animale, quella umana, sia superiore alle altre del globo perché qualche religione ce l’ha rivelato o perché grazie alla nostra mirabolante intelligenza “dominiamo” il pianeta od andiamo nello spazio. Detto che l’intelligenza ha molte facce e che noi ci limitiamo a crogiolarci nella nostra (e che se fossimo davvero intelligenti non staremmo distruggendo la Terra), non è poi neanche vero che dominiamo il tutto.

Ci illudiamo di farlo, perché col nostro antropocentrismo abbiamo bisogno di sentirci particolari, più belli, più bravi, più furbi.

Ma non siamo noi a “dominare”. Anche nelle nostre case, nei nostri giardini. Molti altri esseri, già presenti sulla terra, numericamente superiori miliardi di volte a noi e spesso invisibili, hanno davvero le redini del mondo. Pensate per esempio agli insetti, ai batteri e ai tanti altri microrganismi comparsi sul globo in epoche remote, quando ancora l’uomo non c’era. Essi saranno ancora qui quando l’uomo non ci sarà più.

Anche dal punto di vista adattativo e della capacità di sopportare gli eventi, questi esseri unicellulari resistono dai meno 70 gradi della Siberia (e letteralmente nudi, senza giacca!!!) ai più 60 gradi del deserto (e senza crema solare!!!).

Altri invece superano tranquillamente le piogge radioattive senza subire danni, mentre noi se ci esponessimo ad esse faremmo la fine di Superman con la criptonite…

Ma perché questo discorso? Semplicemente per rifletterci su un po’ e per smussare gli angoli dell’antropocentrismo imperante, che ci fa relazionare col mondo come se tutto fosse fatto a nostro uso e consumo o a nostra immagine e somiglianza.

Eppure, malgrado si fatichi ad ammetterlo, siamo granelli di polvere siderale alla deriva nell’universo. L’importante è non averne paura e godere di quanto abbiamo…andando oltre il significato di queste mie povere parole