Libro: Al di là della violenza

Il libro Al di là della violenza è una raccolta dei discorsi che il filosofo indiano Jiddu Krishnamurti ha tenuto su questo tema in tutto il mondo, nel corso della sua lunghissima esistenza.

Nostro contemporaneo (è morto novantenne nel 1986), è stato uno dei personaggi più illuminati del XX secolo. Ispiratore di tantissime persone (anche famose, come l’attore ed artista marziale Bruce Lee), ha sempre analizzato la qualità della mente andando al di là delle credenze, delle epoche e delle culture.

Krishnamurti sostiene che con l’autoconsapevolezza e la meditazione è possibile produrre uno stato mentale diverso con “una qualità religiosa di unità”. Questa mente unica, unita, non dispersa, è forse il solo mezzo a disposizione dell’uomo per andare oltre la divisione imperante nel mondo. Divisione, per forza di cosa, foriera di violenza e rottura.

Al di là della violenza è edito da Ubaldini editore, Roma. Il libro non è lungo e spesso si sviluppa con la formula della domanda e della riposta: un ascoltatore chiede, Krishnamurti risponde.

Come tutti i libri del filosofo di Madanapalle, anche questo per essere inteso va letto lentamente, ritornando spesso sui propri passi. A volte per comprendere Krishnamurti, ammesso che si riesca a capirlo nella sua interezza, è opportuno non fermarsi alla lettura di un singolo libro, ma approcciarne almeno due o tre.

Ci sono molti altri suoi libri, sempre tratti da sue conferenze, che riguardano temi altrettanto interessanti della violenza, come il vivere, il morire, l’amore, la paura e molto altro.