L’acqua di Neumyvakin

Bere acqua fa bene e lo si sa. Ma se bevuta nel modo giusto può addirittura avere effetti miracolosi sul nostro organismo. Lo sostiene il professore Ivan Neumyvakin, ex-capo della medicina spaziale sovietica che per decenni ha curato gli astronauti russi. Una volta in pensione ha aperto una clinica privata dove cura tante malattie. Come? Col digiuno, con erbe speciali e con acqua “nutritiva”.

Per Neumyvakin l’uomo, in generale, deve bere acqua: una persona di 50-60 chili necessita di almeno 1,5 litri di acqua al dì, ma se ha problemi articolari i litri devono salire a 2. Chi invece pesa oltre 70 chili non può consumare giornalmente meno di 2 litri: un uomo di 70 chili appunto ogni giorno fa almeno 1 litro di pipì, mentre 100 millilitri li evacua con le feci ed altri 900 con la traspirazione della pelle ed il respiro. In tutto 2 litri: bere meno di questa quota significa disidratarsi.

Per Neumyvakin le malattie nascono proprio da un deficitario apporto di acqua all’organismo: i suoi pazienti vengono letteralmente “saziati” di acqua. Senza acqua i mitocondri, che forniscono energia alla cellula, non funzionano bene.

Ma di quale acqua parla il professore russo? Della normale acqua che tutti conosciamo, ma assunta con particolari accorgimenti che tuttavia non vi consigliamo di provare “fai da te“. Ci limitiamo a parlarvene per trasmettervi conoscenza ed informazioni.

Per Neumyvakin l’acqua va bevuta così: appena svegli si mette in bocca un pizzico di sale da cucina e successivamente si beve un bicchiere d’acqua cui sono state aggiunte 5-15 gocce di perossido di idrogeno (od acqua ossigenata) al 3%. Subito dopo si beve un secondo bicchiere. L’obiettivo è recuperare l’acqua persa durante il sonno ed eliminare la bile concentrata che si è formata di notte nella cistifellea. L’altra acqua così trattata andrà bevuta anche 10-15’ prima dei pasti principali, per un totale di almeno sei bicchieri al giorno.

Neumyvakin afferma che dopo 15’ dall’assunzione di questa acqua, essa inizierà a funzionare come antiossidante riducendo le formazioni acide. E’ inutile curare una persona senza aver ristabilito un equilibrio acido-basico ottimale ed averne ossigenati i tessuti.

Ma come si fa a sapere se si è ben idratati? Basta osservare la propria urina: se si ha sufficiente acqua in corpo, la pipì prodotta sarà incolore ed inodore; viceversa, sarà gialla ed avrà odore percepibile. Ivan Neumyvakin  consiglia inoltre di non eccedere col sale da cucina, di limitare il consumo di tè, caffè, bevande gassate o zuccherate e di mangiare cibi alcalinizzanti.