Riflessologia facciale

Ebbene sì: esiste anche la riflessologia facciale. Meno nota di quella plantare, lavora sugli stessi principi. E’ una tecnica di massaggio zonale sul volto, in particolare su di una serie di punti ed aree dette zone riflesse: trattando queste superfici, si mandano informazioni al cervello che poi a sua volta invia input a varie parti del corpo ed agli organi.

Sul volto esiste una mappa dei punti riflessi su cui è possibile individuare tutte le parti del corpo: trattandole, si può aiutare l’organismo a risolvere disturbi di varia natura.

La riflessologia facciale è nata in Vietnam una quarantina di anni fa. Nota anche come Dien Chan, è stata codificata dal medico agopuntore Bùi Quôc Châu, che ha semplicemente sintetizzato una serie di tecniche già in uso in Cina e Giappone da millenni.

Nella riflessologia facciale non si usano aghi, come nell’agopuntura che li applica appunto anche in faccia, bensì bastoncini dalla punta arrotondata o, più semplicemente, le dita delle mani.

I punti che vanno trattati vengono individuati immaginando di tracciare sul volto delle linee che formano una sorta di quadrettatura: una prima linea verticale divide la faccia in due verticalmente e passa tra le sopracciglia e lungo la linea del naso ed altre due transitano sempre veticalmente passando al centro delle pupille dell’occhio. Infine esistono cinque linee orizzontali: in mezzo alla fronte, lungo le sopracciglia, sotto le orbite oculari, alla base del naso ed alla base del mento. Dall’intreccio di queste linee vengono trovati tantissimi punti, che sono appunto quelli da trattare.

La riflessogolia facciale è molto utile per mal di testa, sinusite, dolore ai denti, problemi alla colonna vertebrale, ansia, attacchi di panico, ritenzionie idrica e cellulite, in caso di cattiva digestione e per alleviare i prolemi respiratori.

Il massaggio riflessologico non sostituisce le normali cure mediche, ma è un prezioso aiuto ed una forma di terapia complementare. Il buon riflessologo, poi, tenderà a riequilibrare mente e psiche del suo assistito soprattutto in termini preventivi, evitando quindi che un eventuale squilibrio trascurato si traduca in un disturbo fisico od organico.

Trattando il volto non si lavora solo su principi riflessologici, ma si attiva anche la microcircolazione locale e si stimolano i nervi, si massaggiano la pelle e i muscoli pellicciai rassodandoli e ritardando i segni dell’invecchiamento.