Il piano di…evacuazione

Anche quando si va di corpo, bisognerebbe farlo ascoltando quanto consiglia la scienza…o la Natura. Recenti studi hanno infatti appurato come il classico water non garantisca una corretta posizione per espletare al meglio la funzione intestinale

Allo stato selvaggio, l’essere umano infatti quando ha bisogno si accovaccia tenendo il bacino più in basso rispetto alle ginocchia e le cosce premute contro il petto. Ecco, appunto, la posizione che Madre Natura ci ha dato per spingere al meglio. Se stiamo così, la muscolatura dello sfintere anale è ben rilassata ed aperta e permette un corretto passaggio del materiale.

Purtroppo invece quando siamo seduti sul water le gambe sono parallele al terreno ed i muscoli delle sfintere non si aprono del tutto: in soldoni, si crea una sorta di strozzatura che blocca le feci. Per ovviare a questo inconveniente, basta appoggiare i piedi su di uno sgabello quando si è seduti sul wc e piegare un poco la schiena in avanti…

Della questione si è anche occupata la ricercatrice tedesca Giulia Enders, che ha pubblicato quando da lei scoperto nel suo libro L’Intestino felice, ed il medico israeliano Dov Sikirov.

Quest’ultimo ha cronometrato la rapidità di svuotamento dell’intestino facendo assumere ad alcuni soggetti in esame tre posizioni fondamentali: seduti sul wc, posizionati su di gabinetto basso ed accovacciati come quando si è sulla cosiddetta “turca”. La posizione vincente è risultata quella accovacciata: chi l’adottava era più veloce e…soddisfatto!