Il microbiota intestinale

Il microbiota intestinale è l’insieme dei microorganismi presenti nell’intestino tenute e nel crasso. Si tratta di batteri, funghi, protozoi, lieviti, virus ed anche organismi pluricellulari: in tutto sono un migliaio le specie presenti. A farla da padrone però, numericamente parlando, sono i batteri, che vantano colonie di svariati miliardi di componenti.

Senza allarmarsi, questi organismi sono in simbiosi con il nostro sistema, poiché vi trovano un ambiente adatto alla vita e gli restituiscono sostanze utili come per esempio le vitamine. Il microbiota è inoltre strettamente legato al sistema immunitario e lo influenza, tanto che si individuano possibili connessioni tra alterazioni della flora intestinale e malattie autoimmuni quali Morbo di Crohn, celiachia, diabete, obesità, ipertensione, Parkinson, Alzheimer, coliti, artrite reumatoide e sclerosi multipla. Solo per fare alcuni esempi…

In soldoni, certe malattie sono caratterizzate da una composizione tipica del microbiota, che è in continua evoluzione (sia qualitativa che quantitativa) e muta a seconda dell’età e degli stati psicofisici del soggetto ospitante, cioè…l‘uomo…E questo incessante “plasmarsi” influenza il lavoro e la prontezza di reazione del sistema immunitario…

Il microbiota può alterarsi per un abuso di alcuni farmaci (come gli antibiotici che di fatto eliminano parecchi batteri), oltre che per particolari regimi alimentari “carenti“.

Infine ricordiamo che in psicosomatica l’intestino viene considerato una sorta di secondo cervello, tanto che anche morfologicamente se ne colgono le analogie con le circonvoluzioni cerebrali. L’intestino è riccamente innervato e l’attività dell’apparato digerente riflette quella del Sistema nervoso in senso lato: le emozioni-tensioni non elaborate dal cervello, possono appunto manifestarsi a livello intestinale con stipsi, diarrea od altro…