Grazie Amadeus

Che ascoltare la musica classica faccia bene non è una gran scoperta, ma recenti studi hanno anche valutato su quali parametri fisici alcune melodie impattino.

E’ stato infatti appurato che i brani del caro “vecchio” Wolfgang Amadeus Mozart stimolano l’attività dei geni coinvolti nell’apprendimento e nella memoria e riducono quella dei geni che portano alla neuro-degenerazione responsabile di malattie come l’Alzheimer od il Parkinson.

E’ stato fatto al riguardo un esperimento, in particolare col concerto per violino numero 3 in sol maggiore del Maestro di Salisburgo. Ad un certo numero di persone è stato prelevato un campione di sangue poco prima e subito dopo l’ascolto di questa esecuzione. Al contempo sono stati analizzati campioni di sangue di altri soggetti che sono stati coinvolti in attività non musicali.

Ebbene, dall’analisi dei campioni di sangue prelevati a chi ha ascoltato Mozart è emerso che la musica classica aumenta l’attività dei geni coinvolti nella neuro-trasmissione sinaptica e nella secrezione di dopamina, con risvolti positivi sulla memoria e sulla prevenzione delle sopracitate malattie da degenerazione neurale. Chi invece non aveva ascoltato musica classica non aveva beneficiato dell’aumento di simili parametri.