Fico d’India…messicano

Il fico d’India, che in realtà arriva dal Messico (altro “sbaglio” di Cristoforo Colombo?) e figura addirittura nella bandiera di quel paese tanto ne incarna lo spirito, è una vera miniera di energia: ormai diffusissimo anche in Europa, vanta frutti e semi commestibili che donano al corpo dell’uomo preziosissimi nutrienti.

Partendo dai frutti, essi sono ricchi di zuccheri e carboidrati e pertanto regalano tanta forza. Sono consigliati agli sportivi, soprattutto a quelli di endurance che hanno necessità di mantenere per lunghi periodi alti livelli di rendimento. Nel frutto si trovano anche parecchie sostanze antiossidanti, mentre i semi abbondano di lipidi e proteine.

Una delle caratteristiche di questi fichi è la loro eccezionale quantità di vitamina C, tanto che i conquistadores spagnoli li consumavano per contrastare l’insorgere dello scorbuto. Recenti studi svolti negli Usa hanno pure dimostrato che il fico d’India allevia gli effetti più negativi dell’intossicazione da alcolici. E dato che riduce l’assimilazione dei grassi da parte dell’organismo, è un cibo dimagrante adatto a chi è a dieta.

I frutti posseggono poi quote rilevanti di calcio e fosforo e da essi si ricavano dolcificanti, edulcoranti, succhi, marmellate, liquori e gelatine.

Del fico d’India si usano anche le foglie (o pale), in alcuni casi con finalità alimentari. Esse sono ricche di acqua oltre che di fibre, carboidrati, vitamine, sali minerali ed aminoacidi. Gli aztechi ne ricavano un succo che usavano per lubrificare grossi massi di pietra prima di spostarli, mentre associandolo a miele e rosso d’uovo lo applicavano sulla pelle per lenire le scottature.

Il succo delle pale è anche ottimo come cosmetico naturale ed ha effetti sulla pelle simili a quelli dell’aloe.

I fiori, nella medicina popolare messicana, sono invece usati per lenire le infiammazioni, come diuretici, per abbassare la glicemia e proteggere la mucosa gastrica.

Nota bene: un consumo eccessivo di questo frutto può indurre blocco intestinale ed è sconsigliato a chi soffre di diverticoli.