Fibromialgia

In Italia affligge circa 2 milioni di persone, in prevalenza donne. Parliamo di fibromialgia, un disturbo dal marcato carattere psicosomatico che a livello legislativo potrebbe essere a breve riconosciuto tra le malattie croniche ed invalidanti.

Le origini della fibromialgia sono sostanzialmente sconosciute: quando un medico fa una diagnosi in tal senso, è perché si trova di fronte un paziente con dolori generalizzati muscolo-scheletrici e senza cause specifiche. E’ un “comodo” escamotage (non esistono al riguardo né esami di laboratorio né radiologici affidabili) per dare un nome a qualcosa che di fatto nome non ha. Ecco perché tale male è in aumento: perché il termine che lo indica ben si attaglia ad una serie ampia di problematiche tutte accomunate dal dolore diffuso. E tipiche della modernità…

Con tale premessa, non vogliamo minimamente sminuire il problema o la sofferenza delle persone colpite, ma solo far riflettere che anche in questo caso ci troviamo di fronte ad un chiaro segno di come mente e corpo vadano di pari passo. Se la mente è sotto stress, se non siamo in contatto con la nostra natura, se viviamo costantemente secondo schemi asincroni rispetto a quello biologico, è “normale” che da qualche parte questa “rottura” si manifesti.

Come? Anche col dolore cronico generalizzato, che nel caso della fibromialgia è accompagnato da bruciori, rigidità nel movimento, contratture e tensioni. Ma anche da ansia, stress, perdita di memoria, spossatezza, problemi intestinali, formicolii…

Siamo insomma di fronte ad un’alterazione del sistema nervoso centrale e periferico con conseguente amplificazione delle sensazioni dolorose.

La principale branca della medicina che se ne occupa è la reumatologia, ma vista l’ampiezza del fenomeno e delle sue manifestazioni sono coinvolti nella diagnosi e nella cura anche psicologi, gastroenterologi e dermatologi.

Dei classici rimedi della scienza medica allopatica non vi parliamo, perché ovviamente stammi-bene.info tratta di benessere naturale.

Eccovi pertanto alcuni consigli “bio”. E’ molto utile, per combattere il dolore cronico, l’agopuntura, ma aiutano pure i massaggi shiatsu e tuina. Vista la rilevante componente psicosomatica, chi ne soffre deve anche curare sé stesso “placando” la sua anima con attività rilassanti e contemplative quali il tai chi chuan, lo yoga od il training autogeno, ma remano a favore pure un’attività fisica moderata, il relax indotto dal respiro ed una sana espressione delle proprie istanze vitale ed animale.

Siamo somma inscindibile di mente e corpo: dove inizia l’uno o finisce l’altro, non è dato sapere. Diamo piena espressione ad entrambi.