Fang song e tai chi: il radicamento

Nel tai chi il Fang song o Fang jin è l’abilità di lasciare che il corpo del praticante si rilassi così tanto da trovare un perfetto allineamento sui suoi assi ed un eccellente radicamento al suolo. E’ uno stato di non-tensione grazie al quale il corpo rimane eretto con l’uso minimo di contrazioni a livello scheletrico-muscolare. Le tensioni sono appunto ridotte al minimo e la postura diventa di per sé corretta superando vizi e difetti assunti negli anni.

Con un giusto allineamento dello scheletro e le articolazioni minimamente sovraccaricate i muscoli lavoreranno sempre meno, trasferendo il compito di mantenere il corpo eretto verso l’interno, ai tendini ed ai legamenti.

Questo consente di trovare anche un giusto grado di equilibrio e di radicamento, perché un corpo ben radicato è indice di “rilassatezza attiva”.

Gli esercizi di base per sviluppare tale principio sono detti “del palo eretto”, da praticarsi prima di iniziare un allenamento; possono essere effettuati anche alla fine per riequilibrare in termini fisici eventuali eccessi o carenze. Costituiscono una sorta di chi kung che può favorire la risoluzione di disturbi, ma anche indurre la calma e la concentrazione, migliorare appunto postura e radicamento. In Cina si ricorre ad essi per combattere ipertensione, asma, insonnia, glaucoma e problemi gastrointestinali, spesso associandovi agopuntura, moxibustione o massaggi.

Gli esercizi sono in sé semplici, ma richiedono concentrazione e rappresentano anche una forma di meditazione, che ci consente di essere attenti verso quanto succede in noi e fuori di noi, cogliendo i feedback fisici ed emotivi che ci arrivano dal microcosmo interno e dal macrocosmo esterno.

Tra gli esercizi più noti del fang song troviamo lo spostamento del peso dalla condizione di radicamento del piccolo cavallo, la rotazione in esterno ed esterno della braccia sull’asse del corpo, lo scuotimento degli arti per indurre rilassatezza, la rotazione del busto con le braccia rilassate.