Dolore alla spalla? Siete in buona compagnia. Sintomo diffusissimo, che varia dal semplice fastidio alla perdita di funzionalità dell’arto, riguarda sia movimenti singoli che l’intera mobilità del braccio. Può essere accusato ad una o ad entrambe le spalle e spesso si irraggia su collo e torace.

Motivo? Si va dal semplice affaticamento a patologie a carico di articolazioni, muscoli, ossa, legamenti, tendini, borse. Senza dimenticare le infiammazioni sistemiche o locali e le neuropatie. Spesso il dolore si risolve da sé, magari con un po’ di riposo, altre volte è persistente con conseguente necessità di rivolgersi ad un medico.

Senza entrare troppo in ambito scientifico, ed in assenza di urti o cadute che abbiano indotto il problema, spesso il dolore alla spalla è legato a tendiniti da sovraccarico, oppure sempre a tendiniti dovute a un “non perfetto” equilibrio di forze a livello muscolare. Quella della spalla, infatti, è un’articolazione che coinvolge muscoli profondi e superficiali, che spesso anche i più ligi non stimolano in modo equo durante gli allenamenti. Così facendo si induce uno squilibrio tra tessuti contrattili agonisti ed antagonisti, che può appunto traghettarci verso questa patologia.

Che fare? Ribadendo la necessità di rivolgersi ad un medico, a titolo di mero consiglio si può sollecitare una riduzione dell’attività fisica o sportiva dell’arto, che potrebbe essere trattato anche con la terapia del freddo, del massaggio o (come detto sempre sentendo un dottore) con antinfiammatori generici o specifici in loco. Utile anche una dieta basica, così da abbassare i radicali liberi nel corpo.

Parlando di allenamento, visto che l’infiammazione del capo lungo del bicipite brachiale è una delle cause più diffuse del dolore, si può ricorrere alla stimolazione con elastici dei muscoli della spalla tenendo il braccio semi disteso ed attivando l’articolazione soprattutto coinvolgendo i fasci del deltoide posteriore, dell’infraspinato, del sovraspinato, del piccolo e del grande rotondo e dei romboidi.