Cos’è il Qi?

Il termine Qi (o chi) in cinese ha due significati: il primo è aria, il secondo energia. A noi, parlando di tai chi chuan, interessa principalmente il secondo.

Per i cinesi antichi tutto quanto esiste, sia esso un soggetto vivente od un oggetto inanimato, ha energia ed è da essa irrorato ed attraversato. In caso di soggetto vivente, se questa energia circola male si possono sviluppare malattie e si può arrivare anche alla morte.

Il Qi , una sorta di energia intrinseca, può essere trasferito da un oggetto all’altro ed è influenzato dal clima, dal cibo, dalle emozioni e dai pensieri.

Il Qi è spesso associato ad una sensazione di calore o di formicolio, ma entrambe le manifestazioni non sono il Qi in sé, bensì una sua espressione. Il Qi non è percepibile in modo diretto, ma solo tramite le reazioni corporee da esso indotte.

Il Tai chi chuan, così come l’agopuntura ed altre pratiche, usa il corpo per rinforzare lo scorrimento del Qi e con esso la salute dell’uomo.

Il Qi, tramite i meridiani, i vasi ed i luo, scorre in tutto il corpo ed anche in ogni singola cellula. I dodici meridiani tradizionali sono collegati agli organi interni, che vengono così irraggiati dall’energia, mentre i luo la conducono ad ogni cellula ed anche al midollo osseo.

Lungo i meridiani ci sono dei “nodi” o tsubo che comprimono la circolazione del Qi, rallentandola o bloccandola. Ma anche emozioni distorte, malattie o stress possono inficiarne lo scorrimento.

Gli esercizi del Tai chi e del Qi gong rimuovono i ristagni e ripristinano uno scorrimento corretto dell’energia. E con esso, la salute.