Colazione e…cuore

Lo studio è serio ed arriva da oltreoceano, precisamente dagli Usa: i ricercatori dell’American Heart Association sostengono che fare una sana colazione riduce l’insorgenza di problematiche cardio-vascolari. E metaboliche.

Fare una buona colazione, che significa? In soldoni, non esagerare con grassi e calorie. Ma neanche saltarla, come negli States fanno il 30% delle persone. Abitudine, questa, aggravata dal fatto che sempre più gente (travolta dai ritmi di lavoro) non si ferma più nemmeno a pranzo o cena, ma mangia una serie di veloci spuntini durante la giornata. Spesso anche in piedi. Ahi ahi!

Ma parlavamo della colazione: consumando la giusta dose di fibre, carboidrati, grassi, vitamine, sali minerali e proteine, si parte col piede giusto ad inizio giornata. E non si rischia di avere successivi attacchi di fame, che spesso ci fanno mangiare il cosiddetto cibo spazzatura. Con conseguenti fattori di rischio per cuore, reni, pancreas…e molto altro.

Inoltre i cibi dovrebbero rispettare l’orologio biologico dell’essere umano, tarato per la veglia diurna ed il sonno notturno. Lo stesso cibo, non ha lo stesso impatto sul corpo se lo mangiamo al mattino o la sera. Un esempio? I lavoratori turnisti, che lavorano di notte per parecchi anni e spesso mangiano anche in quegli orari, soffrono maggiormente di obesità ed altre problematiche metaboliche rispetto a chi lavora in orari tradizionali.

Ed ora, eccovi una veloce carrellata di cibi salutari che si consigliano a colazione: acqua, miele, succo di frutta, frutta e frutta secca, latticini leggeri come lo yogurt, cereali, infusi come il tè verde, quote modeste di caffeina (sarebbe meglio evitarle, ma se proprio non possiamo farne a meno…). Banditi invece (o da ridurre al minimo) i cibi eccessivamente raffinati, specie se di origine industriale.

E se amiamo il salato? Sotto con verdure (anche centrifugati e frullati), uova, formaggi leggeri come la ricotta, cereali e fibre. E, come sempre, acqua.