Storia dello sport…in breve

Lo sport (dal termine inglese disport o divertimento, a sua volta preso dal francese desport e prima ancora dal latino deportare, cioè “portare fuori” nel senso di uscire dalle mura cittadine per fare attività ludica) è antico come l’uomo. Tenendo presente che anche gli animali tra loro giocano e, in un certo senso, gareggiano in un agone primordiale: i piccoli di leone lottando tra loro affinano le caratteristiche che gli torneranno utili da adulti.

Testimonianze dell’interesse dell’uomo per le attività ludiche e di svago sono testimoniate nei dipinti rupestri di Lascaux (Francia) di circa 17.500 anni fa, oltre che in altre caverne del globo.

Lo sport più antico praticato dovrebbe essere stato la corsa, seguita da varie attività guerresche che andavano dalla lotta al lancio di oggetti (giavellotto, frecce), al nuoto, alle corse di cavalli ed altro.

Testimonianze della pratica sportiva ci arrivano da Assiri e Babilonesi, così come dal Mediterraneo con la civiltà egizia prima e cretese poi.

In ambito greco, con testimonianza di agoni citati da Omero nell’Iliade e nell’Odissea (si ricordino i giochi funebri promossi da Achille per Patroclo o le gare sull’isola dei Feaci), viene codificato il concetto di gara: nel 776 a.C. vengono istituiti ad Olimpia i Giochi Olimpici appunto, noti oggi più semplicemente come Olimpiadi.

Anche in epoca romana venivano celebrati confronti sportivi (si pensi alle lotte tra gladiatori, solo per fare un esempio), mentre con l’avvento del cristianesimo alle Olimpiadi (soppresse nel 393 d.C.) si preferirono i tornei cavallereschi. Sempre in epoca medioevale presero piede alcuni giochi con la palla, forieri del più tardo calcio o football.

Nel ‘700 ed ‘800, con l’Illuminismo ed il Romanticismo, si riaccese l’interesse per la competizione sportiva classica ed il barone francese Pierre de Coubertin (1863-1937) rilanciò le Olimpiadi in chiave moderna. I nuovi Giochi si tennero nel 1896 ad Atene, come tributo alla cultura che li aveva anticamente creati.