Praticamente tutti mangiano l’uva e bevono (più o meno spesso) del vino. Ma sappiamo quanto bene ci fa davvero questo frutto?

Discretamente calorica (61 calorie ogni 100 grammi di prodotto), l’uva (di cui come si sa esistono numerose varietà) è ricchissima di acqua (80%), ma anche di carboidrati quali fruttosio e glucosio e di fibre. Senza dimenticare che dispone di buone quote di sali minerali (tra i quali ricordiamo il potassio, il manganese, il rame ed il fosforo) e di vitamine (gruppi A, B e C).

L’uva è dissetante e nutriente e contrasta i problemi del sistema venoso quali flebiti, vene varicose, emorroidi, insufficienza venosa delle gambe e fragilità capillare. Essendo astringente, blocca le emorragie, ma abbassa anche la pressione, fluidifica il sangue e riduce il rischio e l’insorgenza di malattie cardiovascolari.

Ha benefici effetti anche sulla pelle: con i tannini rallenta l’invecchiamento cutaneo e mantiene ben saldo il collagene.

Tornando ai sali minerali contenuti nell’uva, con essi si attiva la formazione dell’emoglobina, viene stimolata la secrezione della bile, si drenano i reni (migliorando gli inestetismi della cellulite e della ritenzione idrica) e si mineralizzano denti ed ossa.

L’uva ha anche un’azione moderatamente lassativa.

Detto dell’elevata presenza di zuccheri, se ne sconsiglia il consumo ai diabetici. Inoltre, a causa della cellulosa della buccia, si consiglia ai bimbi sotto i 4 anni di età di mangiarne poca, complici le difficoltà digestive che può indurre.