Allergie primaverili? Togliti le scarpe!

Se soffrite delle classiche allergie primaverili, un buon modo per stare meglio è quello di togliersi le scarpe. Quando entrate in casa, ovviamente. In tal modo non porterete con voi nell’appartamento i pollini che avete sotto le suole…

E poi bisogna pulire bene i pavimenti di casa, anche tutti i giorni, con l’aspirapolvere e lavarsi i capelli, sempre tutti i giorni, perché i pollini possono restarci intrappolati e finire così sul cuscino causando crisi notturne. Lavatevi più volte al giorno anche il volto: i pollini possono trattenersi sulle sopracciglia o tra le pieghe degli occhi. Se avvertire fastidio agli occhi, appunto, fatevi degli impacchi freddi con una benda imbevuta d’acqua.

Se dovete arieggiare casa, meglio al mattino presto o la sera: in queste fasce orarie i picchi di pollini sono meno alti.

Volendo dare altri consigli, diciamo agli allergici di non uscire di casa nelle due ore successive ad un temporale. Perché? Semplice: la pioggia rompe i granuli dei pollini in frammenti minuti che diventano ancora più facilmente inalabili…Meglio aspettare, dunque…

Per stare bene aiuta tanto anche bere molta acqua: da un lato così facendo le mucose delle vie respiratorie (ben idratate) sono meno sensibili all’azione degli allergeni, dall’altro si evita di far crescere l’istamina. Occhio poi a fare attività fisica all’aperto, perché il volume d’aria che si consuma sotto sforzo è maggiore e può esporre al contatto coi pollini. Evitate inoltre di viaggiare in automobile coi finestrini abbassati

E poi, ovviamente, nei casi più rilevanti rivolgetevi ad un medico. Vi ricordiamo solo che anche l’olio di perilla ha ottimi effetti sul controllo dell’istamina e pertanto può aiutare a lenire gli effetti di tali allergie. Infine, se potete, andate in montagna, anche solo per un giorno: oltre i 1500-2000 metri l’aria è meno contaminata di pollini.

Concludendo, recenti studi confermano che le allergie stagionali in media colpiscono il 15-20% della popolazione italiana e si manifestano soprattutto a carico del sistema respiratorio e degli occhi. Numeri importanti ed in aumento, dunque, influenzati dal crescere dell’inquinamento atmosferico.